Quante volte ci si sente stanchi, e a volte anche apparentemente senza motivo? Non abbiamo scalato montagne, eppure siamo aggrediti da un senso di affaticamento che ci toglie la possibilità di fare qualunque cosa. Chiediamo al nostro esperto, il dottor Fausto Aufiero, medico ed esperto in bioterapia nutrizionale: quali sono i motivi? “Sono molti e vanno sempre valutati con un medico”, spiega l’esperto. “Uno delle cause, anche ricorrenti, è la mancanza di ferro. Il ferro è un elemento fondamentale per la vita. Indispensabile per l’emoglobina che trasporta ossigeno a tutto l’organismo, ma anche per tutta una serie di processi biochimici cellulari. È davvero utile per garantire la salute e l’energia. Il sospetto di un’anemia sideropenica (dovuta a carenza di ferro) può venire in un soggetto apparentemente in buona salute quando si verifica una riduzione della capacità di concentrazione, un aumento della freddolosità e una ridotta resistenza alla fatica e agli sforzi. Nelle forme avanzate si potrà rilevare anche un pallore cutaneo. E a mano a mano che si riduce l’emoglobina per garantire l’ossigenazione dei tessuti e al cervello, il cuore può battere con maggiore frequenza, tanto da manifestarsi con la tachicardia. A questo punto è indispensabile una ricerca attraverso le analisi del sangue, che potranno evidenziare un’effettiva riduzione del ferro”.

 

L’alimentazione ci viene in soccorso

“Nella lista di tutti gli alimenti ricchi di ferro ce ne saranno diversi che rispondono ai gusti della persona. Uno degli errori nutrizionali è quello di fornire troppi alimenti ricchi di ferro nello stesso pasto, meglio distribuirli nei tre pasti principali. È preferibile in un pasto associare alimenti ricchi di ferro provenienti da fonti differenziate: magari associare carne e verdure, pesce e verdure. In questo modo la velocità di assorbimento del ferro è differenziata. L’ultima osservazione: è necessario che per l’assorbimento del ferro, all’interno del pasto sia presente una fonte di vitamina C o acido citrico, contenuto in agrumi, verdure crude, succo di limone fresco. Associare, invece, alimenti ricchi di calcio come il latte e i suoi derivati, rallenta l’assorbimento del ferro”.

 

I cibi più ricchi di ferro

  • Nel mondo animale la carne rossa, ma anche la carne bianca ne apporta una buona dose. Le cotture della carne quanto più sono rapide, quanto più sono utili. Perfetto i roast beef, i carpacci, le tagliate. L’uovo, il tuorlo in particolare, è una fonte di ferro.
  • Tra i prodotti ittici, i più ricchi di questo prezioso minerale sono i molluschi, cozze, vongole, calamari, polipi.
  • Fra i vegetali, via libera alle cicorie crude, scarola, indivia riccia, radicchio, tarassaco, puntarelle. I tanto vantati spinaci, pur essendo ricchi di ferro, non sono particolarmente utili perché il loro contenuto di ossalati (e ftalati) ne limitano l’assorbimento.
  • Anche i legumi lo contengono ferro ma è meno facilmente assimilabile dall’organismo.
  • Fra i frutti, sì al kiwi, che ha il vantaggio anche di un contenuto notevole di vitamina C, prugne, albicocche, fichi. Un frutto prezioso anche nei casi anemia è la melagrana, non solo ricca di ferro ma anche di altri micronutrienti e vitamine che aiutano a ritrovare l’energia.