Chi mi segue sa che da sempre ho molto a cuore il tema della “GIOVINEZZA DEL CERVELLO”.

È noto a tutti ormai che abbiamo una aspettativa di vita più lunga e credo quindi sia importante, per ognuno di noi, fare del nostro meglio affinché la qualità della vita sia anche buona.

Ecco perché mi è sembrato oppurtuno parlare anche del nostro benessere mentale.

Per "giovinezza del cervello" intendo la giovinezza della curiosità, dell’interesse, la giovinezza degli affetti, il mantenersi attivi anche per prevenire quelle malattie che molto spesso compaiono con il tempo, come la depressione.

Dal punto di vista organico, sappiamo però che con il passare degli anni avviene una modificazione della funzione della memoria, un processo fisiologico che inizia già dopo i 25/30 anni e che ogni anno ci fa perdere l’1% dell’efficienza cerebrale. Sembra poco, ma in 15 anni questa perdita si traduce nel 15% in meno di attenzione, concentrazione, memoria, orientamento spaziale e temporale, proprietà di linguaggio, velocità, riflessi. La memoria è come il fisico: più viene esercitata e più funziona. Ma se è vero che questa declina con l’età, è altrettanto vero che può continuare a funzionare correttamente se la si aiuta attraverso metodi ed esercizi. Si chiama "brain gym" ed è una vera e propria ginnastica per il cervello.

Innanzitutto, vediamo di capire che cos’è la memoria: un accumulo di ricordi, non solo immagini ma anche odori, sapori, sensazioni. Alcuni rimangono fissati per pochi istanti, altri sono presenti nella mente per anni e non sempre la loro presenza dipende dalla nostra volontà. È sufficiente una parola, un’emozione o un colore per far riemergere un ricordo o un ‘informazione che ritenevamo dimenticata per sempre. E invece era lì, nascosta in qualche angolo del nostro cervello ma, con un buon esercizio, è possibile riportarla a galla e mantenere la memoria efficiente e allenata fino a tarda età.

Sempre più psicologi raccomandano di considerare il cervello come un qualunque muscolo da tenere sempre in allenamento se si vuole mantenere l’elasticità e la tonicità. Gli stimoli intellettuali sono di fondamentale importanza, perché sono una specie di ginnastica con cui il cervello si mantiene in forma. È quello che gli esperti definiscono training cognitivo: un concetto che si basa sul presupposto che attraverso una serie di esercizi ripetuti, si può migliorare qualsiasi prestazione mentale, in modo del tutto simile a quanto avviene per il sistema motorio con lo sport.

Consigli per mantenere una mente tonica:

Prima regola: creare propri sistemi d’ARCHIVIAZIONE. Esempio: devi ricordare un evento? Prova ad associarlo ai colori o ai suoni che ti fa venire in mente. Vuoi ricordare una data o una formula? Associa i numeri all’età di una persona cara, a un numero civico o a quello di un telefono. Per esempio, 1789 può essere l’età di un fratello (17) e l’anno di nascita di una sorella (89). Oppure il banale 3,14 può mettere insieme il 3 (numero perfetto, cifra iniziale del telefono della tua amica…) e 14 (l’età in cui hai cominciato lo Scientifico…). Ma il metodo infallibile è quello di associare i fatti alle emozioni: gioia, paura, rabbia…

ALLENARE LA MEMORIA:

La rapidità del decadimento naturale della memoria è legata agli studi compiuti e al patrimonio intellettivo di partenza. Nelle persone che svolgono un’attività intellettuale, l’invecchiamento psicologico è meno evidente. Chi ha più cultura resiste di più e meglio al processo di invecchiamento. Allo stesso modo è utile l’esercizio delle funzioni cerebrali con stimoli costanti, non necessariamente di tipo intellettivo.

COMBATTERE LA DEPRESSIONE:

Numerosi studi hanno evidenziato come la depressione sia il maggiore e più frequente ostacolo a memorizzare nuove informazioni. La prima regola è contrastarla, prendendosi cura di sé, coccolandosi e concedendosi anche solo pochi minuti al giorno di relax, come ascoltare la musica o dedicarsi a un’attività che dia piacere. Uno dei maggiori problemi dei depressi è proprio avere pochi riguardi verso se stessi.

CONTROLLARE LO STRESS:

Persino lo stress può diventare un nemico della memoria, in quanto limita le capacità intellettive. La prima regola è tenerlo sotto controllo, magari ricorrendo ad adeguate tecniche di rilassamento: vanno bene tutte, dal semplice svago alla ginnastica, dallo yoga al training autogeno.

SVILUPPARE LE COMPETENZE LINGUISTICHE:

Una delle chiavi per allenare il cervello passa attraverso la lingua. Arricchire il vocabolario, aggiornare e migliorare le proprie competenze linguistiche sono uno dei compiti a cui dedicarsi.

APRIRSI A NUOVI ORIZZONTI CON I LIBRI:

Si è dimostrato molto utile ampliare il campo delle letture abituali, dedicandosi ad argomenti di cui si è letto poco. L’eventuale difficoltà non deve spaventare: all’inizio si farà un po’ di fatica, ma poi risulterà piacevole e farà bene al cervello. Nuove conoscenze ed esperienze, infatti, garantiscono stimoli molto salutari.

FARE LE PAROLE CROCIATE:

Prendete l’abitudine di eseguire test, quiz, indovinelli e ogni gioco di parole che implichi un esercizio linguistico. In particolare, sembra che i cruciverba siano molto stimolanti.

NON STANCARSI DI RIPETERE:

Un modo pratico per ricordare i punti essenziali di un discorso o di un brano letto sta nell’annotarli su un foglio di carta, in modo che restino visivamente ben impressi. Un altro metodo consiste nel ripetere oppure riassumere in modo molto sintetico quanto si è letto, proprio come si faceva a scuola.

PASSEGGIARE è un vero toccasana, una gym ideale per il cervello. Nella sua forma meno competitiva camminare è un esercizio di grande utilità perché destressa. E, come sappiamo, lo stress è uno dei principali ostacoli della concentrazione e della memorizzazione. Bene, dedicare 10-15 minuti al giorno a questa attività, prestando attenzione a quel che si vede: un cartellone pubblicitario, un albero, la scritta di un supermercato, favorisce la memoria a lungo e a breve termine e mantiene allenata quella visiva. Lo svolgimento di una attività fisica è quindi indispensabile per il mantenimento dello stato di salute del nostro cervello, contribuisce a incrementare l’apporto di ossigeno e nutrienti al tessuto cerebrale, migliora il nostro metabolismo e, di conseguenza, anche il nostro comportamento alimentare; contemporaneamente ci aiuta a difendere i neuroni da tutto ciò che può alterare il loro funzionamento. Bisogna però tenere in considerazione come questi numerosi benefici si ottengono solo se l’esercizio fisico è regolare e viene mantenuto nel tempo; in particolare, si traggono maggiori vantaggi se l’attività svolta è di tipo aerobico, anche se di intensità moderata, come quella svolta grazie a quotidiane passeggiate. C’è poi un altro aspetto da considerare ed è la stretta connessione tra cervello e sistema nervoso. Se ti rifornisci quotidianamente di emozioni positive, che puoi trovare attraverso la lettura di un libro, la visione di un film, la gioia di un incontro, riesci a riequilibrare le onde cerebrali della calma che hanno un ruolo chiave nell’attivare corrette operazioni mentali.


LA TECNICA PER RICORDARE:

Se non riuscite a tenere a mente numeri di telefono, nomi e liste, un utile metodo è quello dell’associazione che prevede di abbinare un elemento noto alle cose che desideriamo ricordare. Ad essa s’ispira l’antica tecnica dei loci utilizzata dagli antichi romani. In sostanza, si tratta di associare le cose da tenere a mente agli elementi di una stanza che conosciamo bene. Non importa che l’associazione sia strana e improbabile anzi, a volte, quanto più è improbabile, tanto più aiuta a restare impressa. Quando dovrete fare un elenco o toccare diversi argomenti, vi basterà visualizzare la mappa della camera, con gli oggetti presenti e le cose che abbiamo associato ad essi e non perderete più il filo del discorso. Un altro metodo consiste nel creare un acronimo delle cose da ricordare: vogliamo memorizzare la lista della spesa con Uova, Farina Pasta, Fecola e Insalata? Teniamo a mente la parola “Puffi” o addirittura visualizziamone l’immagine, che raccoglie le iniziali dei prodotti da acquistare: sarà poi facile ricostruire l’elenco.

VIDEOGIOCHI PER IL CERVELLO:

La comunità scientifica internazionale ha riconosciuto l’efficacia delle tecnologia computerizzata nel potenziamento della memoria. Parliamo dei “giochini” al computer o con le console. Qualcuno lo chiama “brain fitness” esercizio mentale, presente nella letteratura scientifica come “training cognitivo”, per la riabilitazione di persone con lesioni cerebrali. Sono strumenti con diversi gradi di difficoltà, che consentono una scelta adeguata in relazione ai problemi individuali. È stato però dimostrato che la loro efficacia si basa sull’incremento progressivo delle difficoltà del compito.