Le patologie della tiroide sono frequenti nella popolazione mondiale e colpiscono prevalentemente il sesso femminile. La causa più comune di tali patologia è la carenza di iodio, un elemento chimico che deriva il proprio nome dalla parola greca ion, che significa viola. Lo iodio è un elemento chimico essenziale per la produzione degli ormoni tiroidei, responsabili di innumerevoli azioni fisiologiche e biochimiche.
Il 90% dello iodio entra nel corpo umano attraverso l’alimentazione giornaliera e il 10% con l’acqua. La carenza iodica determina un aumento di volume della ghiandola (gozzo) che può essere diffuso o nodulare. Il gozzo solitamente si accompagna a una anormale funzione tiroidea e si presenta con una tumefazione alla base del collo.
La tiroide è l’organo più frequentemente colpito da processi autoimmunitari. In queste patologie il sistema immunitario colpisce “per errore” un organo del corpo. L’autoimmunità tiroidea può accompagnarsi, ma non necessariamente, a ipertiroidismo o a ipotiroidismo (difetto della funzione tiroidea).
Quando la tiroide ‘’lavora troppo’’ e, nel sangue, la concentrazione di ormoni circolanti è alta, si parla di ipertiroidismo. La patologia autoimmune che causa l’ipertiroidismo è il morbo di Basedow o di Graves, che può associarsi a esoftalmo o ad altre manifestazioni a carico dell’orbita (oftalmopatia basedowiana).
L’ipertiroidismo causa ansia, aumento della frequenza cardiaca, insonnia, perdita di peso, sensazione di caldo, sudorazione profusa, tremori. Ovviamente questi disturbi sono avvertiti maggiormente dal paziente se l’ipertiroidismo insorge nel periodo estivo.
Ma quali sono i consigli alimentari per tenere a bada questo disturbo e di cosa si tratta? Ne parliamo con il dott. Corrado Pierantoni, Medico Chirurgo, specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio, Nutrizionista Clinico.
Cosa mangiare e cosa evitare
“Dobbiamo eliminare tutti i cibi che contengono iodio – specifica il medico - perché andremmo ad aumentare l’ipertiroidismo. Quindi no al pesce marino, ma questo non significa che dobbiamo eliminare questo alimento importantissimo nella nostra dieta: basta scegliere il pesce di acqua dolce, per esempio, che contiene molto meno iodio rispetto a quello di mare. No anche alle alghe, per lo stesso motivo, e al sale iodato. Attenzione anche ai dentifrici con lo iodio”.
Alimenti sì (con basso contenuto di iodio):
- Crucifere (broccoli, rape, cavoli)
- Legumi
- Pesci d'acqua dolce
- Fagiolini
- Lattuga
- Pomodori
- Papaya
- Mango
- Pera
- Pesca
- Uova
- Melone
- Arance