Parliamo dei tipici disturbi che purtroppo ci aggrediscono quando entriamo in una fase più delicata della vita, la menopausa, in cui avviene un cambiamento ormonale, che spesso porta con sé tutta una serie di disturbi, come le tanto fastidiose caldane. Perché soffriamo di caldane? Da cosa dipendono? E in che modo l’alimentazione può aiutarci a contrastare i disturbi tipici della menopausa? “A causa della graduale riduzione degli estrogeni – spiega il dottor Fausto Aufiero medico ed esperto in bioterapia nutrizionale - nella maggior parte delle donne in menopausa si verificherà un aumento relativo degli androgeni, che porta con sé possibili disturbi come problemi del sonno, ansia, disturbi dell’umore, ipotrofia della mucosa vaginale, tendenza all’osteoporosi, riduzione del metabolismo e dell’attività tiroidea, aumento del rischio cardiovascolare e diabetico e le cosiddette caldane, dovuti da disturbi vasomotori. Queste sono caratterizzate da un afflusso di calore verso l’alto, per una vasodilatazione preceduta da una vasocostrizione improvvisa (brivido caldo) accompagnata da sudore”.

 

Come aiutarci con la dieta

  • Evitare alimenti, associazioni e cotture che possano potenziare ulteriormente gli androgeni e i cibi che stimolano il surrene a produrre più androgeni. Tra questi troviamo la carne rossa, l’uovo sodo, l’eccesso di vitamina C (un abuso di kiwi), la carne di agnello, i formaggi stagionati, le solanacee, come le melanzane e i peperoni, i funghi.
  • Ridurre gli alimenti o le bevande che eccitano il sistema nervoso. Infatti, molte signore riferiscono che quando si innervosiscono le caldane peggiorano. Evitare l’abuso di tè caffè, coca cola, pesce ad elevato contenuto di iodio e fosforo, come il merluzzo o il baccalà.
  • Quando non sia controindicato per un pregresso tumore al seno estrogeno-sensibile, o in caso di ereditarietà di tumore al seno in famiglia, si ricorre ad alimenti che hanno fitoestrogeni e catecolestrogeni, come il petto di pollo di allevamento. Mentre nel mondo vegetale abbiamo la salvia, il mango, la borragine, i legumi: tutti alimenti che contengono i precursori degli estrogeni.

In sostanza dobbiamo: non potenziare gli androgeni; sedare il sistema nervoso e fornire all’organismo forme di estrogeni naturali, presenti negli alimenti.