Lamentate spesso bruciori di stomaco, digerite con difficoltà, vi svegliate al mattino con la bocca amara? Il vostro medico di fiducia vi avrà sicuramente parlato dei più comuni disturbi che possono essere associati a questo tipo di fastidi, prima tra tutti la famigerata gastrite, ma anche il reflusso gastroesofageo e il meteorismo (aria nell’intestino).
Le reazioni digestive sono governate dal sistema neurovegetativo (la parte del sistema nervoso che regola l’attività cardiaca, i movimenti intestinali, la circolazione eccetera) e questi disturbi hanno molto spesso origine nervosa o psicosomatica: lo stile di vita a cui siamo sottoposti oggigiorno sicuramente non ci aiuta e, quando lo stress diventa eccessivo, il nostro corpo ci lancia dei campanelli di allarme. Tuttavia, i disturbi dello stomaco sono aggravati anche da errori alimentari!
Avere una corretta digestione è la chiave per sentirsi in salute e pieni di energia ogni giorno.
Le regole per una buona digestione
- Per digerire bene occorrerebbe mangiare più cibo liquido e bere almeno un bicchiere di acqua ogni ora perché, se non si introduce un giusto volume di alimenti liquidi e di acqua, l’intestino si blocca, il cibo rimane a lungo all’interno del tubo intestinale, formando gas e danneggiando le pareti intestinali. Ecco perché, quando posso, preferisco consumare la porzione di verdura cotta sotto forma di zuppa o crema.
- Seconda sana regola: ogni pasto deve avere almeno una porzione di verdura fresca e cruda di stagione. L’intestino, infatti, preferisce le verdure crude, condite con la giusta dose di olio extravergine di oliva, spezie o piante aromatiche, aceto e poco sale, meglio se iodato.
- Per educare l’intestino a ricevere la verdura cruda, e affinché questa non causi gonfiore, il consiglio dei nutrizionisti è di consumarne una porzione libera a pranzo e a cena, sminuzzandola o tritandola finemente.
- Con la masticazione accurata viene facilitato enormemente il lavoro digestivo successivo, sia dello stomaco sia dell’intestino. Lo stomaco, infatti, lascia uscire nell’intestino solo particelle che di norma non superano i 2 millimetri, quindi se il cibo non viene adeguatamente masticato toccherà a lui spendere più tempo ed energie per completare il lavoro. Quanto si dovrebbe masticare? Fino a che il boccone non diventa semiliquido (30-40 masticazioni). All’inizio può sembrare molto difficile, poi si iniziano a sentire sapori mai avvertiti!