L'ansia è un problema che affligge un numero sempre più alto di persone. Con il termine generico di ansia si indicano diversi disturbi, i più comuni dei quali sono disturbo di panico, ansia sociale e disturbo ossessivo-compulsivo. Il disturbo di panico si manifesta con un improvviso malessere fisico (batticuore, mancanza d’aria, giramenti di testa) accompagnato dalla sensazione di stare per svenire, morire o impazzire. Con il tempo compaiono la paura di avere nuove crisi (“ansia anticipatoria”), di affrontare tutte quelle situazioni in cui non si può ricevere soccorso (“evitamento”), di avere una grave malattia fisica (“ipocondria”). Nell’ansia sociale centrale è il timore di apparire ridicoli o di comportarsi in modo imbarazzante davanti agli altri, soprattutto estranei, superiori o persone dell’altro sesso. La preoccupa- zione è così forte che in queste circostanze il soggetto suda, trema, arrossisce, balbetta, tanto che pian piano non affronta più le situazioni che ritiene “a rischio”. Sappiamo che l'alimentazione influisce sui nostri stati d'animo, non a caso l'intestino è considerato il nostro secondo cervello. Ma quali sono le molecole che dovremmo assumere per rilassarci? E come agiscono sul nostro corpo? Ne parliamo con il dott. Corrado Pierantoni, Medico Chirurgo, specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio, Nutrizionista Clinico.
Cosa portare in tavola
Un corretto regime alimentare contribuisce a contenere il peso, migliorare le condizioni generali di salute e la qualità della vita e a stabilizzare l’umore.
Il tono dell’umore può essere quindi influenzato da ciò che mangiamo. Se ci sentiamo stanchi, depressi, ansiosi o stressati, dobbiamo privilegiare, nella dieta, alimenti ricchi di triptofano e magnesio. Il triptofano è un aminoacido che viene trasformato nel cervello in serotonina, molecola del rilassamento, in grado di risollevare l’umore. Ma se da un lato esistono i cibi del “buon umore”, viceversa ci sono alimenti che dovremmo evitare quando ci sentiamo ansiosi o stressati: soprattutto quelli che contengono sostanze eccitanti, quelli troppo conditi, salati e speziati, gli alcolici e le bevande nervine. Questi cibi, in genere, rendono più difficile l’addormentamento o inducono un sonno di cattiva qualità.
In generale, comunque, è bene porre particolare attenzione agli zuccheri perché, se non associati a grassi e proteine, possono squilibrare il sistema nervoso.
Alimenti sì
- Cibi che contengono triptofano: semi oleosi, legumi, uova, carne, pistacchi, nocciole, crescione, pesci, formaggi, anacardi, arachidi
- Cibi che contengono serotonina: banana, succo e polpa di ananas, pomodoro, fico, avocado, susina, rossa, datteri, melanzana con buccia
- Cibi che contengono adenosina: giuggiole
- Dolci, miele, cioccolato, gelati (ma con moderazione)
Alimenti no
Caffè, tè, cene abbondanti, spezie, cioccolato oltre i 20 grammi, bevande a base di caffeina tipo cola
Gli stili di vita
Di recente, l’attenzione dei ricercatori è puntata anche sull’attività fisica: diversi studi hanno evidenziato che l’attività fisica aerobica (nuoto, corsa, cyclette eccetera), svolta con regolarità e possibilmente sempre nello stesso momento della giornata, associa a un’azione antidepressiva la capacità di sincronizzare i ritmi circadiani (per esempio, tendenza a stare peggio al mattino e meglio alla sera o a dormire di giorno e a soffrire d’insonnia la notte), spesso alterati in chi soffre di stati d’ansia o disturbi dell’umore. Inoltre, stare all’aria aperta almeno 3 ore al giorno controlla il livello della melatonina nel sangue: l’ormone del benessere e del recupero d’interesse per il proprio corpo.