L’Oms ha dichiarato che l’abuso di carne può causare l’insorgenza dei tumori. Eppure la carne, specie in certe categorie di persone è importante. Ma qual è l’uso corretto di questo alimento? Quanta ne dobbiamo mangiare e in che modo? In effetti, “Ci sono delle categorie di persone per le quali l’uso della carne, in modo corretto è importante”, spiega il dott. Fausto Aufiero, medico ed esperto in bioterapia nutrizionale. “Parlo dei bambini, delle donne in gravidanza e degli sportivi. Altre persone, in condizione di salute, tutto sommato possono sopravvivere anche senza. Non serve per forza. La carne, ripetiamolo, è più utile del solito negli organismi in crescita. Quindi la mamma che porta in grembo la sua creatura, nel bambino che si sta sviluppando, nello sportivo che ha bisogno di formare più massa muscolare. È più complicato aiutare la crescita senza la carne. Perché contiene vitamina B12, ferro e proteine nobili ad elevata biodisponibilità organica. L’organismo assimila meglio tutti questi importanti nutrienti. Per esempio, la vitamina B12 si assume prevalentemente nella carne e nelle uova., così come l’acido folico, importante anche quando si ha l’omocisteina alta. È importante anche per le persone che escono da patologie debilitanti, che devono recuperare”.

 

Mai la sera

“L’errore - sottolinea l’esperto - è usarne troppa, troppo spesso, e prevalentemente di sera. È un errore la sera, perché le scorie azotate della carne creano un impegno al rene, che già deve eliminare le varie scorie accumulate durante il giorno, Per cui diamo un surplus di lavoro ai reni, che si affaticano. Inoltre, i tempi digestivi sono più lunghi rispetto ai carboidrati. Non solo: la carne ha un’azione eccitante, che non si sposa bene con il riposo notturno. Per cui meglio consumarla all’ora di pranzo o mangiarne una quantità ridotta la sera. Altro consiglio: per sfruttare le caratteristiche positive della carne e antagonizzarne i possibili disturbi è importante sempre associarla alle verdure crude, ricche di acqua di vegetazione che aiuta i reni (puntarelle, indivia belga, radicchio crudo, scarola, cipolla cruda), e alla frutta fluidificante e diuretica come le fragole, ananas, melone, mandarini, la pesca a pasta bianca”.

 

La frequenza

“Salvo specifiche controindicazioni, - spiega il dott. Aufiero - la carne dovrebbe essere scelta di elevata qualità, controllata, alternando quella bianca e quella rossa, non più di tre quattro volte a settimana, in modo tale che possiamo inserire anche il pesce e le uova”.