Capita molto spesso: dopo un anno trascorso a lavorare sodo, non appena iniziano le vacanze si scatenano dei mal di testa. L’emicrania è probabilmente la malattia più diffusa nel mondo dopo la carie dentale. In Italia ne soffrono 6 milioni di persone. È caratterizzata da un dolore molto intenso associato a fastidio a luci e rumori, nausea e vomito. Come rimediare? “Il primo consiglio - spiega il prof. Piero Barbanti, Presidente dell'Associazione Italiana per la lotta contro le Cefalee – è la gradualità. Evitiamo nei primi giorni di ferie di rifarci di tutto ciò che non abbiamo potuto fare nel corso dell’anno, dandoci a attività fisica sfrenata, tirando tardi la sera, eccedendo negli alimenti. Nei primi 3-4 giorni manteniamo i ritmi alimentari, fisici e del sonno che avevamo in città e poi ... scateniamoci pure”.

 

Lo stile di vita

“Essere misurati a tavola, ma senza saltare mai il pasto - puntualizza l'esperto - perché il digiuno può scatenare gli attacchi. Bere almeno 1,5 litri di acqua oligominerale al giorno limitando l’uso di alcolici. Prediligere alimenti ad alto contenuto di magnesio (ortaggi a foglia verde, semi di girasole, frutta secca, merluzzo), cibi ricchi di riboflavina (latte, latticini, uova e fegato) e alimenti contenenti coenzima Q10 quali soia, spinaci, cereali, germe di grano, noci, pesce (in particolare sardine)". E il caffè? "Ben venga il caffè alla mattina - suggerisce il prof. Barbanti - in quanto dotato in parte di proprietà analgesiche, ma non si eccedano le 3 tazzine al giorno”.