Oggi sempre più spesso sentiamo abbinare la parola digiuno a un migliore stato di salute, alla longevità. Il grande oncologo professor Umberto Veronesi ha addirittura dedicato un libro, qualche anno fa, a questa pratica: La dieta del digiuno. Oggi sono numerosi gli scienziati in tutto il mondo a studiare la cosiddetta dieta del digiuno, un modo di alimentarsi che sembra davvero possa allungare la vita e contribuire a tenere lontano certe malattie.
Ma quali sono i benefici che comporta all’organismo l’astenersi per un tempo limitato dal consumare cibo senza, ovviamente, smettere di bere? Mangiando, il metabolismo produce scorie metaboliche, oltre a tossine e additivi vari presenti negli alimenti. Vivendo, noi produciamo una tossicità endogena e una esogena, cioè che viene da fuori. Anche solo respirando produciamo i famigerati radicali liberi che causano l’invecchiamento, ai quali si possono sommare quelli del cibo.
"Fare un giorno in cui ci si alimenta di meno, evitando le proteine e i grassi, che sono i più problematici dal punto di vista metabolico, ma senza l’eliminazione totale del cibo durante la giornata, può essere estremamente salutare", spiega il dott. Fausto Aufiero, medico e specialista in bioterapia nutrizionale. "Quindi, se due o tre volte al mese, per esempio ogni dieci giorni, riduciamo o escludiamo certi alimenti, il corpo riesce a pulirsi più facilmente. È importante, però, non superare questo periodo perché, se il digiuno è prolungato, il metabolismo si rallenta in quanto non viene più stimolato e anche l’eliminazione delle scorie metaboliche si riduce, sebbene, nel complesso, siano di meno.
Digiunare troppo non va bene: l’organismo può indebolirsi e si rischia, poi, quando si riprende la normale alimentazione, di accumulare più facilmente peso corporeo".
Schema di digiuno intelligente
- Appena svegli: acqua con il succo di 1/2 o di 1 limone intero, più 1 puntina di miele.
- Colazione: frutta, se non si è diabetici (si forniscono più zuccheri che poi si bruciano durante il giorno).
- A pranzo: frutta e verdura. Per esempio 1 crudité di ortaggi con 1 carpaccio di frutta. In alternativa al carpaccio di frutta si può mangiare 1 mela al forno con qualche pinolo, una spolverata di cannella e succo di limone. Evitare lo zucchero.
- A cena: solo verdura. Sì a buone e calde vellutate, ma cucinate senza grassi, senza patate o zucca. Vanno bene cavolfiore, carciofo, cavolo nero o verza o cavolo cappuccio, con olio, cipolla o aglio ed erbe aromatiche a piacere. Si può aggiungere poca frutta secca.
- Nel corso della giornata sorseggiare delle tisane, come una diuretica a base di tarassaco, carciofo e bardana o finocchietto.