La tiroidite di Hashimoto è una patologia per lo più diffusa tra le donne che spesso ha una familiarità. Per questo, per esempio, una mamma che soffre di tiroidite dovrà far controllare la figlia. “Nota anche come tiroidite linfocitaria – spiega il professor Francesco Pignataro, internista ed ecografista - è una malattia autoimmune della tiroide, che con il tempo può portare all’ipotiroidismo. È proprio l’organismo stesso ad “attaccare” la tiroide. È causata da particolari anticorpi prodotti in quantità eccessiva, che aggrediscono il tessuto tiroideo, fino al punto di provocarne la distruzione. Da qui l’ipotiroidismo, che viene causato dal fatto che la tiroide non funziona più come prima e riduce man mano la sua attività”.

 

Sintomi e diagnosi

“La patologia inizialmente, e spesso per molti anni, può restare asintomatica. In sostanza, finché la tiroide riesce a lavorare bene e la produzione di ormoni tiroidei è normale, ci si sente bene. Quando subentra, invece, l’ipotiroidismo iniziano i sintomi: capelli più fragili, maggiore sensibilità al freddo, rallentamento del metabolismo, maggiore stanchezza, calo della concentrazione, disturbi del ciclo e dell’umore. Si può diagnosticare la tiroidite con un prelievo del sangue, per controllare i valori di TSH (ormone prodotto dall'ipofisi che regola l'attività della tiroide), i valori FT4 e FT3 (le frazioni libere nella circolazione sanguigna degli ormoni tiroidei), e gli anticorpi. Una volta fatta la diagnosi, l’ecografia è fondamentale per individuare nel tempo la comparsa di noduli, cosa più frequente in chi ha una tiroidite.

Ma soprattutto l’ecografia è importantissima per fare prevenzione: è molto frequente il riscontro occasionale di alterazioni della struttura della tiroide (nel caso della tiroidite) o presenza di noduli grazie all’ecografia, meglio se color Doppler, senza che il paziente riferisca alcun sintomo pregresso. Il consiglio è, dunque, quello di eseguire un controllo ecografico, specie nella donna, almeno una volta nella vita! Per quanto riguarda invece le cure, in base alle necessità individuali, viene prescritta la terapia sostitutiva, con levotiroxina”.

 

I cibi amici della tiroide

“L’alimentazione per la salute della tiroide può davvero essere utile, anche se non ha particolare influenza sulla tiroidite di Hashimoto. È, però, importante aiutarla a restare in salute, perché quest’organo è importante per il nostro benessere psico-fisico. Lo iodio è il nutrimento per eccellenza. Dove lo troviamo? Nel mare, quindi nei prodotti del mare: pesce, alghe, sale iodato. Andrebbe utilizzato sempre in cucina il sale iodato, per evitare carenze di questo importante minerale. Il pesce, inoltre, è una buona fonte di selenio, oligoelemento estremamente utile per un buon funzionamento della tiroide e alcuni studi sembrano dimostrare che sia utile anche nei casi della tiroidite, perché contribuiscono a riequilibrare la tiroide. Il selenio si trova anche nei cereali, come il riso, kamut, mais, orzo, noci brasiliane e anacardi e uova”.