L’alcol non è un nutriente per il corpo umano, ma una sostanza potenzialmente tossica. L’uso e l’abuso di bevande alcoliche, infatti, possono provocare diversi problemi di salute, come il diabete mellito, le malattie neuropsichiatriche, la cirrosi epatica, patologie cardiovascolari e tumori. Tuttavia bere un profumato bicchiere di vino o una birra in compagnia rappresenta per tanti di noi un momento di socialità e condivisione. Molti studi scientifici hanno dimostrato, addirittura, che il resveratrolo contenuto nel vino rosso può avere effetti benefici sulla salute e, in particolare, contrastare il declino cognitivo, la perdita di memoria, le difficoltà di apprendimento e anche il peggioramento dell’umore che avanza con l’avanzare dell’età. Altre ricerche condotte sugli animali, inoltre, sembrano dimostrare che favorisca la longevità, migliori il controllo del diabete, abbia un effetto protettivo su cuore e circolazione, oltre a riattivare il metabolismo.
Bere consapevolmente
Ma per mantenere un buono stato di salute è importante essere consapevoli delle modalità con cui si consumano le bevande alcoliche e che bere alcol è comunque rischioso per la salute. Non a caso, non esiste un consumo sicuro per la salute raccomandato dagli esperti. Se si beve alcol, quindi, non bisogna farlo a digiuno e non si devono superare le quantità considerate a basso rischio:
2-3 bicchieri al giorno per gli uomini
1-2 bicchieri al giorno per le donne
1 bicchiere al giorno per gli ultrasessantacinquenni
0 bicchieri sotto i sedici anni.
Meglio scegliere bevande a bassa gradazione alcolica, come vino o birra, ed evitare i superalcolici. In più, è importante tenere sempre a mente che la capacità di metabolizzare l’alcol varia in base a fattori diversi come il sesso, l’età, la corporatura. Le donne, in particolare, sono fisiologicamente più vulnerabili e, a parità di quantità consumate di alcol, raggiungono più velocemente degli uomini livelli elevati di alcolemia e hanno tempi più lunghi di smaltimento. L’organismo femminile ha una capacità dimezzata, rispetto a quella maschile, di smaltire l’alcol ingerito, anche in funzione della massa corpo- rea ridotta e dei liquidi totali (minore capacità di diluizione).
Occhio ai giovani
Particolare attenzione va poi consigliata ai giovani. Fino a ventun anni l’organismo non ha completato lo sviluppo e non è in grado di metabolizzare l’alcol in maniera efficace. Perciò qualsiasi quantità di alcol assunta dai giovani, circolando immodificata nel sangue, li espone a maggior rischio rispetto agli adulti. L’alcol provoca danni cellulari a molti organi, tra cui il cervello, il fegato, lo stomaco e il cuore, producendo perdita di coordinamento e orientamento, diminuzione della memoria e rischio di incremento di incidentalità stradale. Anche per questo motivo in Italia sono vietate la vendita e la somministrazione di alcolici ai minori di diciotto anni.