Il sale arricchito di iodio ha lo stesso aspetto del sale per uso alimentare e non presenta odori o sapori particolari, né altera quello dei cibi a cui viene aggiunto. “Ogni grammo di sale arricchito di iodio – si legge sul sito del Ministero della Salute - fornisce 30 microgrammi di iodio in aggiunta a quello già fornito con la dieta, una quantità che, in base alle nostre abitudini alimentari, non supera il 50% del fabbisogno giornaliero. Tutti possono usare il sale iodato, anche soggetti affetti da patologie tiroidee. Questo perché in condizioni fisiologiche la tiroide è in grado di tollerare fino a 1mg di iodio al giorno senza che si verifichino effetti avversi, in quanto l’eccesso di iodio viene escreto con le urine”. Gli esperti raccomandano l’assunzione, naturalmente con estrema attenzione alla quantità, di questo tipo di sale. La carenza di iodio, infatti, se pur lieve, può provocare conseguenze anche gravi soprattutto se l’esposizione a questa carenza si verifica durante la gravidanza e la prima infanzia. Questo perché lo iodio è il costituente essenziale degli ormoni tiroidei i quali svolgono un ruolo centrale nello sviluppo del sistema nervoso centrale durante la vita evolutiva, e nel controllo dell’equilibrio metabolico durante la vita adulta.
Il sale marino integrale invece è ottenuto dall’evaporazione dell’acqua di mare e, a differenza di quello bianco, non è raffinato. Si presenta, infatti, con colore grigiastro, grumoso e molto umido ed è in grado di offrire minerali e altre sostanze utili al nostro organismo tra cui il magnesio, lo zinco e lo iodio. Un oligoelemento, quest’ultimo, fondamentale per il nostro benessere che con la raffinazione del sale si perde del tutto.
Come ridurlo
Il sale è uno di quegli alimenti che dovremmo ridurre nell’alimentazione quotidiana. Il gomasio può rivelarsi un ottimo sostituto per condire. Si può facilmente preparare in casa in questo modo:
- Abbrustolite per qualche minuto una padella del sale fino.
- Lavate del sesamo integrale e tostatelo in una casseruola aiutandovi con una spatola di legno, facendo attenzione che nessun seme bruci.
- Ponete in un mortaio 1 parte di sale con 8 parti di sesamo e lavorate con un pestello fino a che la maggior parte dei semi saranno schiacciati.
Potrete utilizzare questo condimento al posto del sale nelle insalate. Noterete come il gomasio limiterà anche il senso della sete.
Buongiorno.
Poiché la preparazione del gomasio comporta il riscaldamento dei semi di sesamo che contengono acidi grassi termolabili, chiedo se questa preparazione può determinare la formazione di grassi trans. Grazie