Simile all’ortica e purtroppo spesso dimenticata nelle nostre cucine, la borragine è una pianta che non a caso cresce in primavera, dato che possiede spiccate doti diuretiche, oltre a vantare un’azione detox molto simile a quella del tarassaco e del crescione. Mangiarne le foglie è come fare un’iniezione di felicità! Nelle tradizioni popolari, infatti, le sue proprietà terapeutiche per le persone un po’ tristi o affette da depressione le hanno donato l’appellativo di “pianta del buonumore”. Ma la sua attività più documentata è forse quella sudorifera: ottima, quindi, per migliorare la traspirazione quando abbiamo l’influenza. Inoltre, le sue mucillagini calmano la tosse. Ricordiamoci di questa pianta preziosa se avvertiamo qualche disturbo di tipo influenzale nel cambio di stagione.
Un consiglio
Mangiamo la borragine anche per il suo contenuto in acidi grassi omega-6. Secondo alcuni studi della Nutrition Foundation of Italy (NFI), infatti, la mortalità per malattie cardiovascolari può ridursi con l’incremento nella dieta dei cibi contenenti acidi grassi omega-6, in particolare acido linoleico. Questa preziosa sostanza benefica è presente nella borragine, appunto, e un po’ in tutti gli oli vegetali, nella frutta a guscio come le noci, nel pane integrale, nei cereali e, in misura minore, negli alimenti di origine animale come le uova e i latticini.