Lo yogurt è un alimento altamente digeribile, aiuta ad aumentare le difese immunitarie ed è particolarmente utile a chi soffre di stipsi o di transito intestinale rallentato. Ma è essenziale gustarlo lontano dai pasti, quando può svolgere al meglio la sua azione. Molti lattobacilli, infatti, vengono uccisi durante il transito nel tubo gastroenterico dai succhi gastrici e dai sali biliari o non riescono ad aderire alla mucosa intestinale. Dopo averlo consumato, mi è stato consigliato di bere acqua, meglio se tiepida o comunque non fredda, con l’aggiunta di una punta di bicarbonato per favorire la vitalità e l’efficienza dei batteri lattici.

 

Quale scegliere

Io preferisco quello bianco: per attenuare il suo gusto un po’ acido ho attuato una piccola strategia, aromatizzandolo con della cannella in polvere o con un pezzetto di vaniglia, per renderlo più gradevole al palato. Oppure unisco frutta fresca, preferibilmente a basso indice glicemico, come i ribes.

Avete una yogurtiera? Allora non perdete l’occasione di prepararlo da soli. Per goderne di tutti i benefici, va preparato e mangiato, senza conservarlo, altrimenti perde il numero delle specie batteriche attive, diventa un alimento morto, non utile per la salute intestinale.

 

In alternativa allo yogurt, prendo il kefir, una bevanda molto ricca di comunità microbiche che competono contro i batteri aggressivi all’interno del microbiota intestinale. Secondo gli esperti, il consumo quotidiano può aiutare a regolarizzare le funzioni intestinali, a contrastare l’insediamento di germi pericolosi e a stimolare il sistema immunitario del tratto digerente. Viene preparato utilizzando latte fresco o acqua con i fermenti o i granuli. Si trova praticamente in tutti i supermercati vicino allo scaffale degli yogurt.