I latti cosiddetti “vegetali”, ossia le bevande a base di soia, di riso, di avena, di mandorle possono rappresentare una valida alternativa al latte vaccino, soprattutto per quanti non riescono a digerirlo.
In realtà, in base alla legislazione italiana vigente, queste bevande non possono essere definite «latte», ma sono comunque considerate latte vegetale e rappresentano una buona fonte di proteine. Ormai si trovano in ogni supermercato e ognuno può scegliere il proprio in base ad alcune virtù specifiche.
Conosciamoli meglio:
- Il latte di soia si ottiene dalla spremitura e bollitura dei semi della soia; è privo di lattosio, caseina e colesterolo.
- Il latte di riso non contiene glutine, ha un buon contenuto di proteine vegetali, minerali e vitamine; è di facile digestione, non contiene colesterolo.
- Il latte di avena ha dosi interessanti di proteine vegetali, calcio, fosforo, vitamine del complesso B e contribuisce al controllo della glicemia.
- Il latte di mandorle è una bevanda con un buon contenuto di proteine e, in particolare, di acidi grassi insaturi omega-3, minerali e fibra alimentare idrosolubile. Può essere assunto a colazione appena riscaldato oppure a temperatura ambiente. Attenzione a non esagerare con le dosi (dato il suo gusto piacevole). Ha proprietà antidepressive, antinfiammatorie e riequilibranti dell’umore con un limitato contenuto di carboidrati.
Il mio preferito? Quello di avena che, anche se è un po’ più costoso del latte vaccino, in virtù della presenza di proteine vegetali, lo preferisco soprattutto quando seguo un periodo di dieta dimagrante.
Latte di cocco si può bere durante una dieta.
L’importante è non esagerare per via dell’apporto calorico molto elevato.?