E' una domanda che mi sento ripetere spesso dalle mie affezionate lettrici: ma la carne di maiale andrebbe consumata oppure no?
Io confesso che nelle diete che ho seguito in tutta la mia vita, è sempre stata presente. Questo perché, come spiegano i nutrizionisti, è caratterizzata da una elevata concentrazione di minerali come il ferro e il selenio, e di vitamine idrosolubili, quali quelle del gruppo B.
Inoltre, la carne di suino è ricca di nucleotidi, elementi che svolgono un ruolo essenziale per il potenziamento del sistema immunitario. Per molto tempo questo tipo di carne è stata considerata la carne grassa per eccellenza: basti pensare che il lardo o lo strutto hanno rappresentato per secoli una delle riserve energetiche più importanti.
Quando i grassi di origine animale furono considerati in qualche modo collegati all’incidenza di coronaropatie, si pensò di stimolare il consumo di grassi vegetali polinsaturi, sconsigliando quelli saturi. Tuttavia, le ricerche scientifiche hanno potuto dimostrare che il rapporto tra l’assunzione di grassi saturi e il rischio ischemico non è così netto e che l’aumento del colesterolo non è collegato solo alla dieta, ma anche alla predisposizione individuale. Così l’impiego alimentare dei grassi animali ha recuperato credibilità.
Io, comunque, preferisco scegliere tagli magri e, quando possibile, elimino il grasso dalla carne, così come dal prosciutto crudo, ma senza rinunciare alla carne di maiale, anche se limito il suo consumo a una volta ogni tanto!