Stando alle ricerche più recenti, per 7 italiani su 10 la carne bianca contiene poco ferro: costoro sono vittime del luogo comune secondo cui è il colore della carne a determinare la quantità di ferro e proteine contenuti, che quindi sarebbero presenti in abbondanza nelle carni rosse. In realtà, non esistono differenze dal punto di vista del contenuto in proteine o in ferro che possano far preferire un tipo di carne a un altro. Il ferro c’è in tutte le carni. Ad esempio, la coscia di pollo ha la stessa percentuale di ferro della costata di manzo. Anche il contenuto di proteine è più o meno lo stesso per tutte le carni ed è, ricordiamolo, molto elevato.
È vero invece che le carni di pollo sono particolarmente magre: hanno cioè pochi grassi (tra l’altro concentrati soprattutto nella pelle, facilmente eliminabile), e quei pochi sono di migliore qualità, cioè soprattutto insaturi e polinsaturi, i più favorevoli dal punto di vista nutrizionale. E poi la carne di pollo ha anche il vantaggio di essere più facilmente masticabile e digeribile, soprattutto se cucinata in modo semplice (arrosto, ai ferri, lessata) perché ha una minor presenza di tessuto connettivo.
Ricordate solo di togliere la pelle prima di mangiarlo!