L’acidosi è la conseguenza di errori alimentari, scarso apporto di acqua, inattività o eccesso di attività fisica, inquinamento, eccesso di stress, assunzione di farmaci, nicotina, alcol eccetera. Questa acidosi genera un ristagno di tossine acide nella matrice extracellulare, che il sistema immunitario si incarica di eliminare attivando una risposta infiammatoria. Se la condizione si mantiene nel tempo, rimane attiva anche la risposta immunitaria, che diventerà via via sempre più grave, con espressioni degenerative, se non addirittura autoimmunitarie, con una infiammazione rivolta contro componenti stessi dell’organismo (cellule, articolazioni, mucose).

 

La formula: 4 a 1

A tavola possiamo fare moltissimo per mantenere l’equilibrio acido/basico, e possiamo farlo attraverso la giusta proporzione fra cibi alcalinizzanti e cibi acidificanti, che si deve muovere attorno a un rapporto di 4 a 1.

Dare grande rilievo a cibi alcalinizzanti è sicuramente più salutare. Tra questi compaiono le verdure (specialmente gli ortaggi consumati crudi e, in particolare, gli spinaci); patate; frutta secca come mandorle, noci brasiliane ma non noci e nocciole, fichi, datteri, uvetta; frutta fresca, ben matura, soprattutto banane, pere, meloni.

Tra gli alimenti acidificanti, e quindi da consumare meno in proporzione, ci sono: carne; pesce; uova; formaggi stagionati (quelli freschi sono meno acidificanti); cereali (la pasta da farine lavorate è più acidificante rispetto a quella da farine integrali); legumi, in particolar modo quelli secchi; dolcificanti e bevande dolcificate; caffè; tè; vino; liquori; dolciumi.

 

Come associare gli alimenti

Anche le combinazioni alimentari sono importantissime: provate a pensare alla classica associazione prosciutto/melone che siamo spesso abituati a consumare in estate o come anti- pasto al ristorante. In questa preparazione è presente una associazione molto opportuna fra cibo acidificante (prosciutto) e cibo alcalinizzante (melone). La frutta produce acidi, detti “volatili”, che però vengono eliminati con il respiro. Alla fine della metabolizzazione, rimane l’effetto alcalinizzante dei sali minerali e delle vitamine.

 

Ma come capire se il nostro corpo si trova in una condizione di acidosi, di alcalosi o di neutralità? Basta procurarsi delle cartine tornasole, che si trovano facilmente in commercio (farmacia): si tratta di piccole strisce di carta che cambiano di colore, dal verde-giallo al verde-blu, in base al pH delle urine. Usando queste cartine al mattino si potrà capire, a seconda del variare del colore della cartina, in quale condizione si trova il corpo al risveglio.