Molto spesso sentiamo di persone che soffrono di calcoli alla colecisti o di sabbia biliare e si sono dovute operare all’improvviso, mi è sembrato quindi opportuno parlare della salute della cistifellea con il professor Francesco Pignataro, internista ed ecografista.

La cistifellea o colecisti è un organo dell’apparato digerente ed ha la principale funzione di accumulare la bile (prodotta dal fegato) durante il digiuno e farne poi defluire una quantità rilevante nel duodeno dopo i pasti per aiutare la digestione, in particolare per l'elaborazione dei grassi.

Il professor Pignataro ci spiega che la sabbia biliare o i calcoli alla colecisti sono assai frequenti e sono presenti addirittura in circa il 15% della popolazione, specie nelle donne.
Spesso si formano a causa di sovrappeso, di diabete di tipo 2, stipsi, un rapido calo ponderale dovuto a diete fortemente ipocaloriche o anche dopo una gravidanza.

Per la salute della cistifellea è importante anche tenere sotto controllo il colesterolo infatti un eccesso di colesterolo può determinare un accumulo ed il precipitare dello stesso in cristalli che sono comunemente chiamati sabbia biliare per la somiglianza alla sabbia.

Altra causa della formazione di sabbia biliare può essere l'addensamento della bile che determina dapprima una sedimentazione della bile stessa con la formazione della sabbia e poi via via la costituzione di veri e propri "sassolini" che possono arrivare ad essere grandi anche alcuni centimetri.

Il professor Pignataro ci consiglia di tenere sotto controllo la colecisti perché spesso la sabbia biliare o i calcoli possono non dare alcun fastidio e quindi non dare segni della loro presenza. In molti casi i calcoli possono farsi sentire all’improvviso, essere dolorosissimi, richiedere anche un intervento di urgenza o creare addirittura una pancreatite.
Inoltre è importante sapere che sono più pericolosi i calcoli di piccole dimensioni (3-5mm) in quanto possono incunearsi nella via biliare principale bloccandola e determinando una stasi di bile nel fegato oppure uno stop anche dei succhi pancreatici con complicanze anche molto serie quali appunto la pancreatite.

L'esame principale per valutare la colecisti è l’ecografia che, oltre a verificare lo stato delle pareti delle viscere, permette anche di evidenziare l’eventuale presenza di materiale endoluminale.

Un campanello d’allarme può essere un ricorrente dolore al fianco destro con irradiazione posteriore alla spalla omolaterale anche se, talvolta, i sintomi sono molto più "vaghi" e riferibili a sindrome dispeptica.

Il professor Pignataro, infine, sottolinea che lo stile di vita e l’alimentazione sono fondamentali e ci consiglia di:

-limitare o evitare cibi grassi e mantenere un tasso di colesterolo nel range di norma controllandolo con periodici esami ematochimici.
-mangiare in maniera semplice, evitando le pietanze troppo elaborate, cariche e grasse
-bere molto durante il giorno, almeno un paio di litri di acqua
-favorire l’equilibrio intestinale, mangiando molte fibre, contenute nei cereali (meglio se integrali), nella verdura e nella frutta
-la carne deve essere magra, privata quindi del grasso visibile, o della pelle nel caso di pollo e tacchino
privilegiare gli affettati magri, come prosciutto crudo senza grasso o bresaola
-non eccedere con i formaggi freschi e le uova
-preferire latte e yogurt parzialmente scremati
-privilegiare il pesce bianco.