Mi è sembrato molto importante parlare di un argomento che riguarda quasi il 40% della popolazione: l’ipercolesterolemia. La parola “colesterolo “ è una delle più cliccate sui motori di ricerca quindi sicuramente molti di voi saranno interessati ad avere dei consigli e per aiutarvi al meglio ho deciso di affrontare l’argomento con il dottor Corrado Pierantoni specialista in endocrinologia e malattie del ricambio, nutrizionista clinico.

Il dottor Pierantoni vuole subito spiegare che il colesterolo è un grasso di cui una parte viene prodotta dall’organismo ed un’altra viene introdotta con l’alimentazione.
Il colesterolo viene comunemente suddiviso in due categorie: quello buono e quello cattivo. In realtà però il colesterolo viene trasportato nel sangue grazie a delle lipoproteine che si differenziano in base a dimensioni e densità:

-LDL lipoproteine a bassa densità, colesterolo cattivo poiché si può depositare nelle pareti delle arterie

- HDL lipoproteine ad alta densità, definito colesterolo buono perché non provoca alcun danno alle arterie anzi è garanzia di protezione se presente in buona quantità.
Un colesterolo cattivo troppo alto può aumentare il rischio di patologie cardiovascolari, in particolare ictus e infarto.

I livelli corretti di colesterolo sono diversi tra chi ha fattori di rischio o soffre di alcune patologie rispetto a chi è in piena salute:

- Per chi ha problemi cardiologici il livello di LDL non deve superare i 130 mg per decilitro di sangue

- per chi soffre di diabete o ipertensione il livello di LDL non deve superare i 100 mg e, secondo alcuni scienziati, addirittura i 70mg per decilitro di sangue

- in ogni caso il colesterolo totale deve essere al di sotto dei 200 mg per decilitro di sangue sia in persone sane che affette da patologie.

Il professor Pierantoni sottolinea che l’ipercolesterolemia può dipendere da diversi fattori:

-fattori genetici
-dieta non corretta (troppe calorie, troppi grassi saturi, troppi zuccheri semplici)
-particolari patologie come il diabete
-problemi endocrini
-fumo
-scarsa attività fisica

Quindi mangiare bene e fare attività fisica regolarmente può aiutarci ad abbassare i livelli del colesterolo in associazione a specifiche cure farmacologiche quando necessario. Oltre alla corretta alimentazione è fondamentale non bere alcolici e non fumare.

Il professor Pierantoni consiglia di inserire nella nostra dieta verdure, cereali e legumi poiché ricchi di vitamine e sali minerali ma anche di fibre considerate gli spazzini delle nostre arterie . La fibra vegetale inoltre riduce l’assorbimento intestinale dei grassi. I cereali devono essere preferibilmente integrali. Ricordiamoci inoltre di variare utilizzando anche avena, orzo e farro.

La frutta e la verdura contengono un alto numero di antiossidanti che aiutano a contrastare il rischio di patologie cardiovascolari.

Fondamentale ridurre i grassi animali, moderiamo quindi l’utilizzo di burro, lardo, strutto, formaggi, carni grasse, piatti elaborati ed insaccati.

Privilegiamo l’utilizzo di un buon olio extravergine d’oliva che contribuisce ad alzare il colesterolo buono.

Possiamo consumare senza esagerare il latte parzialmente scremato, lo yogurt magro e lo Stracchino.

Per quanto riguarda il pesce il Dottor Pierantoni consiglia di privilegiare il pesce azzurro ed il salmone, ricchi di omega 3, e di limitare invece il consumo di molluschi e crostacei che contengono colesterolo.

Per quanto riguarda la carne scegliere carne priva del grasso visibile ed eliminare completamente la pelle da tacchino e pollo.

Infine il dottor Pierantoni consiglia di aiutarci con i cosiddetti nutraceutici come il riso rosso, i fitosteroli, il bergamotto, l’aglio ed il Guggul. Rimedi naturali che sembrano essere utili nel limitare i danni del colesterolo alle arterie e nel ridurre la sintesi del colesterolo a livello epatico.
In particolare tra i più conosciuti il riso rosso è noto per la sua efficacia dovuta alla presenza di Monacolina k chimicamente simile ad una statina che inibisce la sintesi di colesterolo.