Le cause delle cefalee sono numerosissime e anche le manifestazioni sono diverse. Escluse le cause legate a problemi specifici degli occhi, della colonna cervicale, o da patologie organiche già diagnosticate dallo specialista, né da ipertensione, esiste una vasta gamma di sindromi cefalalgiche. Tra queste, è possibile una relazione tra il mal di testa e una sintomatologia digestiva. “Sono molto frequenti e fastidiose – spiega il dottor Fausto Aufiero, medico e esperto in bioterapia nutrizionale – i cui sintomi più comuni possono essere la nausea, la pienezza gastrica e la stitichezza. Nella donna, in età fertile, bisognerà anche tener conto delle fasi del ciclo mestruale ed eventualmente aiutare la dinamica ormonale con opportune regole alimentari”.

Ma come ci possiamo aiutare con l’alimentazione? “Bisognerà da un lato stimolare il fegato, ma soprattutto garantire una stabilità degli zuccheri del sangue, cercando di mantenere stabile i livelli della glicemia. Utile, inoltre, è evitare determinati alimenti che possono innescare o scatenare una crisi di cefalea. In particolare i formaggi, in alcuni soggetti il cioccolato, gli insaccati, gli alimenti che contengono solfiti e solfati (vino scadente). Via libera invece alle verdure crude, ai carboidrati (pasta e riso integrali è meglio) e ai vegetali ricchi di potassio come la zucchina, la patata, i fagiolini. Fra quelli controindicati melanzane, peperoni e funghi: non sono utili nei casi acuti”.

 

I rimedi naturali

  1. Le pesche a pasta bianca o le saturnine aiutano a calmare il dolore. Possono essere utilizzate sia come frutto all’interno di un pasto, sia durante un attacco di cefalea (come un antidolorifico). Una giornata intera di sole pesche a pasta bianca durante il mal di testa rappresenta un valido aiuto. Prima di prendere i farmaci si può provare, spesso funziona!
  2. Una seconda soluzione antidolorifica è quella di utilizzare l’uva da tavola, la cosiddetta “cura dell’uva” (sconsigliata però alle persone con diabete) da mangiare come alimento esclusivo per un giorno intero.
  3. Ultimo rimedio alimentare che può funzionare è l’assunzione di spicchietti di limone, magari piccolini, spolverati di zucchero.
  4. In alcuni soggetti si può avere un giovamento con mezzo bicchiere di bevanda alla cola, con qualche goccia o spicchietto di limone. Perché funziona? La caffeina stimola il metabolismo, quindi anche il fegato, e velocizza l’eliminazione delle tossine a livello renale. La cola, inoltre, è diuretica.