Negli anni Cinquanta Denham Harman, un biogerontologo americano, descrisse la più consolidata teoria sull’invecchiamento, che mette sul banco degli imputati i radicali liberi. Una scoperta eccezionale, che nel 1995 gli valse addirittura il Premio Nobel.

 

Cosa sono i radicali liberi

I radicali liberi si formano per perdita di elettroni nelle varie tappe del loro trasporto. In parole più semplici, sono particelle prive di uno degli elettroni. Questo spinge le molecole a completare la loro struttura sottraendo l’elettrone mancante a un atomo che si trova nelle immediate vicinanze. Quando avviene questo “furto”, la molecola “derubata” diventa a sua volta un radicale libero che va a rubare l’elettrone a una molecola vicina e così via. Si crea un vero e proprio circolo vizioso!

In condizioni fisiologiche normali, il nostro corpo risponde mettendo in atto delle difese che hanno il compito di contrastare i radicali liberi per vie naturali. Per ridurre l’eccesso di radicali liberi circolanti, infatti, l’organismo ha a disposizione delle sostanze antiossidanti. Si tratta di sostanze endogene, sintetizzate dal corpo stesso, e di sostanze esogene, ossia che possono essere introdotte attraverso l’alimentazione. In questo modo riesce a mantenere uno stato di equilibrio tra la produzione di radicali liberi e quella endogena di sostanze ossidanti.

Ma se questa condizione di equilibrio viene a mancare, a causa per esempio di infiammazione cronica e da abitudini viziate come il fumo, l’eccesso di attività fisica e di un’alimentazione scorretta ricca di grassi saturi e proteine, sforzo fisico intenso, radiazioni solari e ionizzanti, la produzione di radicali liberi diventa maggiore rispetto alle difese ossidative: assistiamo al fenomeno dello stress ossidativo.

 

Lo stress ossidativo

L’organismo stressato non riesce a neutralizzare l’accumulo di radicali liberi endogeni e viene così intossicato da queste sostanze, che causano danni a diversi settori del corpo umano. Non si tratta di una malattia nel senso tradizionale del termine, ma rappresenta l’effetto della rottura di un equilibrio biochimico e, come tale, può causare, spesso in maniera subdola, l’insorgenza di un gran numero di condizioni cliniche. È ormai certo che malattie comuni dovute all’invecchiamento cellulare quali arteriosclerosi, cataratta, morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson, malattie cardiovascolari, infarto, artriti, diabete, ipertensione si associano a una prevalenza dei sistemi ossidativi su quelli antiossidanti di difesa.

Un eccesso di radicali liberi è un importante fattore di rischio e deve, quindi, essere combattuto. Pensiamo ad esempio a quando in estate prendiamo il sole in maniera sconsiderata: la luce attiva immediatamente la formazione di radicali liberi all’interno della pelle, che a sua volta provoca un danno ai tessuti. E se poi, oltre a prendere il sole, ci mettiamo anche il fumo di sigaretta durante la tintarella, stiamo creando tutte le condizioni affinché il nostro corpo acceleri il processo di invecchiamento. Diventiamo una fabbrica di radicali liberi!

 

Come aiutarci? Un’alimentazione ricca di antiossidanti con funzione antinfiammatoria diventa una valida alleata per combattere lo stress ossidativo. Scopri qui quali sono i cibi ideali.