Gambe gonfie e doloranti, problemi di circolazione che tendono a peggiorare con il caldo: sono solo alcuni dei sintomi di una patologia spesso trascurata che può portare a una condizione molto più fastidiosa: le vene varicose. Affrontiamo questo argomento con il dott. Erminio Mastroluca, Chirurgo plastico ed estetico, Dottore di ricerca in tecnologia avanzate in chirurgia.

 

Cosa è l’insufficienza venosa

“È un disturbo della circolazione che provoca un ristagno del sangue nelle gambe rendendo difficile la sua risalita dal basso verso l’alto” spiega il chirurgo. “I risultati sono caviglie gonfie, prurito, dolore diffuso e una fastidiosa sensazione di pesantezza. Possono manifestarsi anche dei crampi, specialmente di notte, e comparire delle dilatazioni dei capillari. Nei casi più gravi, le dilatazioni interessano veri e propri tratti venosi e si possono osservare anche dei noduli. In estate, inoltre, i sintomi peggiorano per via delle più alte temperature. Spesso, però, la malattia viene trascurata dalle donne nonostante i segnali (gambe pesanti, gonfie o formicolii) o la presenza di fattori di rischio (familiarità, gravidanza, sovrappeso, età). Inoltre, l’insufficienza venosa provoca anche diversi inestetismi legati al problema delle vene varicose, ulcere o varici”.

 

L’importanza della prevenzione

“Avere cura della salute delle proprie gambe, prevenendo e curando l’insufficienza venosa, significa agire su due fronti – aggiunge Matsroluca - gambe in salute e “leggere”, infatti, sono anche gambe sane e belle. Ma le donne non sono molto informate sui segnali e rischi della malattia e spesso pensano che siano disturbi legati all’età o semplici inestetismi e che non vi sia più niente da fare. Non è così. Trattamenti mirati, attività fisica e una corretta alimentazione possono restituire leggerezza alle gambe prima che i disturbi clinici più gravi dell’insufficienza venosa si manifestino”.

 

Quando è necessario l’intervento

“Se la situazione clinica è grave - chiarisce il medico - bisogna intervenire chirurgicamente per evitare complicanze quali ulcere e trombosi venose. Se la situazione clinica lo consente, invece, si possono attuare delle bonifiche generali come: evitare tacchi alti e pantaloni stretti. Attente ai viaggi aerei molto lunghi per la posizione obbligata delle gambe, indossare calze elastiche, eseguire ecocolordoppler venoso, evitare alcool e caffè, mangiare fibre per regolarizzare l’intestino che se troppo gonfio impedisce un corretto ritorno venoso.

 

Gli alimenti da portare in tavola

“Una corretta alimentazione – suggerisce Matsroluca - è uno dei pilastri per contrastare l’insufficienza venosa. È importante ridurre il sale dalla dieta e, soprattutto, bere molta acqua ricca di minerali, consumare verdura cruda e 2-3 frutti al giorno. Il sodio, cioè il sale, causa ritenzione idrica perché i muscoli, con l’avanzare dell’età, perdono tono e, di conseguenza, acqua, che viene portata al di fuori delle cellule a causa del sodio. Minerali come magnesio, potassio e calcio, al contrario, fanno in modo che il muscolo trattenga l’acqua all’interno delle sue cellule. Cosa fare in pratica?

  1. Bere almeno un bicchiere di acqua naturale ogni ora al giorno. L’acqua deve essere ricca di minerali, quindi, deve avere un residuo fisso maggiore di 500 mg/litro e un pH superiore a 6.
  2. Ridurre l’apporto di sodio e alimenti ricchi di sodio.
  3. Consumare molta verdura cruda, che contiene acqua, e meno quella cotta, che altera l’equilibrio intestinale peggiorandone la regolarità al contrario di quanto si crede. Ideali quelle che contengono flavonoidi, presenti in alcuni tipi di frutta (agrumi, mele e albicocche) e nei vegetali (cavoli, broccoli, pomodori), dotate di un'azione tonificante sulla parete venosa.
  4. Prendere l’abitudine di bere una spremuta di arance con limoni. La vitamina C e l’acido citrico contenuto in questi alimenti rinforzano i tessuti contrastando il danno cutaneo. Sì anche ai mirtilli.
  5. Consumare 2-3 porzioni di frutta al giorno, non di più per non esagerare con i carboidrati.

 

 

I rimedi naturali

Non solo prevenzione, dieta, e stile di vita. Anche la natura può darci una mano a combattere questo problema. “Infusi e integratori a base di rusco e ippocastano, infine, possono aiutare a contrastare l’insufficienza venosa e a coadiuvare dunque il trattamento delle vene varicose. Favoriscono il microcircolo e contrastano la sensazione di pesantezza”, suggerisce l'esperto.